Il Ministero per lo Sviluppo Economico ha pubblicato un decreto per incentivare la produzione di energia elettrica rinnovabile su 20 isole minori italiane non connesse alla rete elettrica del continente. Il provvedimento definisce gli obiettivi quantitativi del fabbisogno energetico delle isole da coprire attraverso la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili, gli obiettivi temporali e le modalità di sostegno degli investimenti necessari alla realizzazione. All‘Autorità per l’Energia elettrica e il Gas viene affidato il compito di stabilire gli incentivi a favore degli impianti a fonti rinnovabili, che saranno coperti dalla riduzione delle integrazioni tariffarie erogate per la costosa generazione della produzione da fonti fossili e a cui potranno accedere cittadini, enti e imprese. Per la generazione da fonti rinnovabili il decreto prevede un corrispettivo per l‘energia immessa in rete pari al risparmio di combustibile, più un corrispettivo per l‘energia autoconsumata. Il decreto prevede anche incentivi all’ammodernamento delle reti elettriche locali per consentire l’integrazione crescente di fonti rinnovabili. Infine saranno finanziati alcuni progetti pilota per sperimentare soluzioni innovative adatte a consentire da subito un uso più estensivo delle fonti in questione, con ricorso anche a fonti di finanziamento derivanti da programmi europei.
Le isole minori coinvolte dal provvedimento hanno superficie superiore a un chilometro quadrato, sono localizzate a più di un chilometro dal continente e la popolazione residente è di almeno 50 persone. In queste isole l’approvvigionamento di energia avviene usualmente via nave, con possibili interruzioni nei periodi di maltempo e una domanda variabile a causa della fluttuazione delle presenze stagionali. Ecco l’elenco: Capraia, Giglio, Ponza, Ventotene, Tremiti, Favignana, Levanzo, Marettimo, Pantelleria, Ustica, Alicudi, Filicudi, Lipari, Panarea, Salina, Stromboli, Vulcano, Lampedusa, Linosa e Capri.
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